, e una nuova versione di Achille in Sciro. La sua ultima grande composizione fu il Miserere, eseguito nel 1774. Morì a Napoli lo stesso anno.

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Nicola Jommelli contribuì in modo decisivo all'evoluzione del teatro musicale europeo nel XVIII secolo. Dopo i primi successi in Italia con L'errore amoroso e Odoardo, ottenne riconoscimenti internazionali grazie a opere come Ricimero re dei Goti e Ezio. Lavorò in importanti città musicali come Roma, Venezia, Vienna e Stoccarda. A Venezia fu maestro di cappella presso l’Ospedale degli Incurabili, dove scrisse musica sacra per voci femminili. A Vienna compose Achille in Sciro e una nuova versione di Didone, ricevendo prestigiosi incarichi e commissioni. Dal 1754 fu Oberkapellmeister alla corte del Duca di Württemberg a Stoccarda, dove creò alcuni dei suoi capolavori, tra cui Pelopè, Enea nel Lazio, Alessandro nell’Indie, L’Olimpiade, Didone abbandonata e Demofoonte. Qui sviluppò uno stile innovativo che univa la tradizione italiana a elementi francesi. Negli anni successivi sperimentò anche il genere comico con opere come Il cacciatore deluso e La schiava liberata. Collaborò anche con la corte portoghese, per la quale scrisse Le avventure di Cleomede e revisionò Il trionfo di Clelia. Tornato in Italia, ottenne nuovi successi con Armida abbandonata, L’amante cacciatore, e una nuova versione di Achille in Sciro. La sua ultima grande composizione fu il Miserere, eseguito nel 1774. Morì a Napoli lo stesso anno.

45:T603,

Nicola Jommelli contribuì in modo decisivo all'evoluzione del teatro musicale europeo nel XVIII secolo. Dopo i primi successi in Italia con L'errore amoroso e Odoardo, ottenne riconoscimenti internazionali grazie a opere come Ricimero re dei Goti e Ezio. Lavorò in importanti